L’esercito a San Donato. 1917.
Durante la Prima Guerra, soprattutto dopo la disfatta di Caporetto, Vicenza e tutta l’area dei Colli Berici furono interessate da un’enorme afflusso di soldati dell’esercito del Regno.
Qui stanziavano in attesa di partire per il fronte sull’Altopiano di Asiago, o pronti per disporsi sulle linee difensive della pianura, in caso gli Austroungarici avessero sfondato la linea del Piave.
Si fermavano anche i battaglioni di ritorno dal fronte, sconvolti dalle durissime battaglie, stremati dalla vita in trincea.
Ovunque crearono accampamenti e aree di addestramento, scombussolando la vita delle piccole comunità dei paesi di allora.
Anche nei covoli di San Donato di Villaga e in tutta l’area sottostante, si avvicendarono molte truppe, e non solo italiane. Vi furono anche francesi ed inglesi che i diari dei parroci del tempo ricordano: “Passano 12000 inglesi sui loro cavalli magnificamente equipaggiati”
Le truppe italiane avevano costruito, con i soldati francesi, sul Monte Tondo, un campo trincerato in cui addestrarsi, con fortini e casematte, di cui oggi sono ancora visibili i resti.
Sulla roccia di uno degli anfratti di San Donato, rimane una scritta incisa che testimonia il passaggio in quest’area di uno di quei reggimenti. L’incisione riporta “V REGGIMENTO MARCIA MCMXVII”.
La chiesetta di San Donato oggi, restaurata. Sulla sinistra si vede l’apertura d’ingresso ai covoli, un tempo antico luogo di ritiro monastico, e durante la Prima Guerra riparo per le truppe qui stanziate.