I sentieri dei Colli Berici: sentiero n. 31 di San Vito e delle Fontane
Sui Colli Berici di San Vito (segnavia 31).
La partenza del sentiero è dal centro di San Vito di Brendola, di fronte alla chiesa parrocchiale. Si prende via Lampertico e la si percorre fino alle contrade Mulino e Cavecchie.
Qui la strada diventa bianca e la si abbandona, in corrispondenza di un tornante, per scendere su un viottolo sulla sinistra giungendo alla fontana dello “scaranto”. Questa in passato alimentava un mulino ad acqua.
Da qui il sentiero prende a salire nel Bosco della Marognetta e, camminando per un viottolo, si raggiunge il Covolo della Marognetta, un rifugio naturale. In esso si trova una piccola pila scavata nella roccia che serviva un tempo a pestare il tabacco o la polvere da sparo.
Proseguendo si raggiunge un sentiero più ampiio e, scendendo sempre tenendo la sinistra, si costeggia il Bosco Brendolan.
Giunti all’incrocio con la strada asfaltata si sale a destra per un centinaio di metri per prendere un sentiero che sulla sinistra scende verso la Fontana dei Valentini.
La fontana e la grotta dell’Orco
Proseguendo oltre la fontana, l’itinerario compie deviazione a gomito, a destra e risale un ripido costone roccioso portando alla Fontana dell’Orco. Il nome ricorda come un tempo il bosco fosse il luogo in cui si ambientavano leggende paurose che raccontavano di orchi, streghe, folletti e fate.
Continuando il cammino si raggiunge Contrà Cenge, si imbocca un ripido sentiero sulla sinistra, si supera il serbatoio dell’acquedotto, si raggiunge la boscaglia di carpini e arriva alla base di una parete rocciosa dove si trova il Covolo dell’Orco, la più grande grotta naturale della zona.
Questa caverna, abitata dagli uomini della preistoria, fino al secolo scorso serviva da ricovero di pastori e luogo di abitazione per le famiglie più povere.
Dal covolo si prosegue per un sentiero accidentato per sbucare alla Bocca del Scaranton seguendo poi la carrareccia. Giunti ad un tornante si prende il sentiero che conduce alla vecchia Cava Priara: qui, in prossimità della cava l’aria si fa fresca nei mesi estivi e tiepida in quelli autunnali.
La corte e la chiesetta benedettina
La discesa a valle avviene seguendo la vecchia e ripida Strada delle Priare, giungendo alla Contrada Grotte. Al piccolo capitello che si incontra si devia a sinistra per una campestre che riporta sul Colle della Bianca per scendere verso la Corte Benedettina. Dell’antica struttura rimane poco ormai, tuttavia una bella loggia sovrapposta testimonia l’architettura di un tempo.
Lungo gli ultimi tratti del sentiero si può ammirare un bel panorama in cui appare tutto il centro storico di Brendola: dall’Incompiuta alla Rocca dei Vescovi.
Si passa accanto alla vecchia Chiesa di San Vito, costruita su un’altura, proseguendo la quale si giunge alla Fontana di S. Vito e da qui, scendendo a destra, si ritorna al punto di partenza, alla chiesa.
Tempo di percorrenza: 3 ore
Punto di partenza: START
Mappa del sentiero
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