L’isola delle piante che vengono da lontano
Gli alberi si spostano, lentissimi, ma si spostano. Lo fanno da sempre. Cercano luoghi dove possono vivere meglio. Lo fanno da sempre: spargono semi sempre un po’ più in là… così quando le condizioni climatiche cambiano sopravvivono quelli che hanno raggiunto una posizione migliore.
È così che sui Colli Berici per millenni sono sbarcate flore differenti.
Quando il ghiaccio delle ere glaciali scendeva da nord portandosi via terre fertili, la vegetazione “si rifugiava” a latitudini più basse; mentre quando il clima era più caldo, la flora “saliva” da sud.
L’isola dei Colli Berici non ha un clima unico, ma tante piccole zone con delle diverse variazioni microclimatiche. Per questo motivo riescono a convivere sia piante tipiche di zone più calde, che piante normalmente residenti a quote più elevate. Ecco perché queste colline hanno una natura così peculiare.
Ogni mattina che vado a correre, passo accanto ad un castagno cresciuto selvatico in un punto più fresco della collina, dove il terreno è più profondo. È un po’ squinternato ma imponente.
Ogni volta penso che è figlio di antichissimi castagni, giunti nell’ultimo periodo glaciale, più di dodicimila anni fa.
Mi affascinano queste linee di vita invisibili, lunghissime, inafferrabili. Ci sia da qualche parte il modo per sentirne la sensazione? L’energia della vita su questo filo di esseri placidi, silenziosi, dediti alla propria esistenza. Anche per un solo fuggevole momento?
Gianluca Sgreva