L’uomo di Neanderthal sui Colli Berici
Tra i luoghi più anticamente abitati d’Italia ci sono anche i Colli Berici.
Già 200.000 anni fa gruppi di uomini di Neanderthal presero a frequentare le grotte e gli anfratti naturali, utilizzandoli come luogo di riparo o di sosta durante i loro spostamenti.
I ritrovamenti archeologici più significativi risalenti a questo periodo sono stati rinvenuti nella zona di Lumignano, nella Grotta del Brojon e a Mossano, nelle Grotte di San Bernardino.
Quest’ultimo è il sito di maggiore interesse, in cui si è scavato e ricercato per oltre cento anni.
All’ingresso della maggiore delle sue due grotte, al primo ritrovamento di un focolare circondato da grandi pietre, è seguita la scoperta di focolari minori e più antichi, con con resti di animali, di materiali lavorati e di strumenti di pietra.
Elementi che hanno permesso di supporre il passaggio nella grotta di popolazioni nomadi, o semiminomadi, probabilmente in spostamento tra i Colli Berici e i Colli Euganei, seguendo la selvaggina che allora cercava riparo in queste colline: cervi, alci e caprioli, stambecchi e camosci.
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